Il presente Articolo è un approfondimento dell’articolo intitolato “Imprese e Scenari Post Covid”
PRIMA AREA DI INTERVENTO: adeguamento degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
Il primo punto di approfondimento del nostro intervento su “come affrontare correttamente i cambiamenti” in questo scorcio dell’anno 2020 e sulle attività da porre in essere per consentire alle imprese una ripartenza con slancio sin dal 2021, riguarda l’adeguamento degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
Per tutte le imprese, l’adozione degli adeguati assetti rappresenta una priorità assoluta, se non già presenti in azienda, non solo perché in vigore per obbligo normativo (riforma della Legge fallimentare, D.Lgs. 14/2019), ma anche e soprattutto perché costituisce una importante opportunità per consentire all’impresa ed all’imprenditore di avere una visione integrata ed organizzata di tutti i processi gestionali che consentano poi l’adozione di un controllo di gestione preciso e puntuale.
COSA SI INTENDE PER “ADEGUATI ASSETTI ORGANIZZATIVI” ?
Per adeguati assetti organizzativi si intende infatti una struttura organizzata compatibile con le dimensioni dell’azienda che garantisca chiaramente una precisa definizione dei ruoli e delle responsabilità interne ad essa per garantire livelli adeguati di competenze e responsabilità; l’adeguato assetto amministrativo e contabile invece si ritiene tale se consente “la completa e tempestiva rilevazione contabile dei fatti di gestione, la produzione di informazioni utili e valide per assumere adeguate scelte gestionali e per la produzione di dati attendibili per la corretta formazione del bilancio d’esercizio”.
UNIFORMARE L’AZIENDA ALLA NUOVA NORMATIVA SULLA “CRISI D’IMPRESA”
Uniformarsi al dettato normativo di riforma sulla “Crisi d’impresa”, che ricordiamo riguarda tutte le aziende, a prescindere dai limiti dimensionali delle stesse, ed uniformarsi alla conseguente modifica intervenuta all’art. 2086 comma 2 del codice civile sull’obbligo di istituzione degli “adeguati assetti”, determinerà in azienda una svolta epocale che, in un periodo di grande incertezza e di sfavorevole congiuntura economica a causa dei noti eventi degli ultimi mesi, le consentirà di “ripartire” con strumenti giusti ed adeguati riposizionandosi sul mercato con rinnovata fiducia reindirizzando il timone della “nave azienda” sulla giusta rotta.
Tali attività di riorganizzazione degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili, siano essi gestiti all’ interno dell’azienda o delegando terzi soggetti in outsourcing, dovrà generare un sistema di misurabilità dei fatti aziendali, sia numerici che di processi, dal quale far nascere un efficiente controllo di gestione (e questo per parecchie PMI e micro Imprese Italiane sarebbe una svolta epocale) che favorirà scelte gestionali avvedute, ponderate e supportate da dati ed informazioni tempestive.
MISURA – CONTROLLA – CORREGGI
L’attuazione di queste misure permetterà quindi di realizzare un teorema fondamentale per la corretta gestione ed analisi dei fatti aziendali: MISURA, CONTROLLA, CORREGGI, attività senza le quali qualsiasi pianificazione dei fatti gestionali non potrà mai essere attendibile e credibile senza apparire come un mero “libro dei sogni”.
E’ oggi, quindi, il momento giusto in cui le aziende, in special modo le micro, piccole e medie imprese, devono investire risorse finanziarie ed umane in questa direzione avvalendosi di figure professionali esterne all’impresa che, seppur in un periodo di risicate risorse finanziarie, rappresentano un investimento necessario che permetterà di risparmiare successivamente tempo e capitali allorquando, in ritardo ed in difficoltà nel “dovere correre ai ripari” saranno costrette ad adeguarsi impegnando risorse finanziarie ben superiori e, proprio perché non tempestive, poco affidabili, non in linea coi dettati normativi e, soprattutto, scarsamente efficaci.